Il Colesterolo appartiene alla famiglia dei lipidi o grassi e riveste un ruolo molto importante nel mondo animale. E’infatti il costituente fondamentale delle membrane cellulari, della guaina mielinica, è il precursore degli ormoni steroidei, della vitamina D e degli acidi biliari. Ha un ruolo nello sviluppo embrionale e nella divisione cellulare . Mentre nel mondo vegetale è pressochè assente. E’ stato individuato solo in alcune piante sotto forma di “fistosteroli” la cui molecola differisce da quella del Colesterolo per la presenza di catene laterali.
L’uomo produce la maggior parte del colesterolo (componente endogena )
mentre una piccola quantità viene assunta con la dieta ( componente esogena).
Tutte le cellule sono in grado di produrre il Colesterolo ( a livello cerebrale lo sintetizzano soprattutto gli oligodendrociti ) anche se il Fegato svolge un ruolo fondamentale sia per quanto riguarda la sintesi che l’eliminazione attraverso la Bile e i Sali biliari. Esiste una precisa regolazione, in condizioni di equilibrio, in maniera tale che la quota sintetizzata più quella assorbita corrispondono alla quota eliminata. Per la sua insolubilità, il Colesterolo circola nel sangue unicamente in associazione con le lipoproteine plasmatiche . La concentrazione di tale sostanza nel sangue viene definita Colesterolemia.
Sono definite Ipercolesterolemie, tutte quelle condizioni che si caratterizzano per valori ematici superiori alla norma ( in genere 200 mg/dl), mentre le Ipocolesterolemie sono al contrario caratterizzate da valori inferiori alla norma (< 120 mg/dl ).
I livelli di Lipoproteine plasmatiche , in particolare HDL e LDL , ricche di Colesterolo sono tra i più importanti fattori di rischio cardio-cerebrovascolare.
E’ ormai assodato che le LDL Colesterolo ( c.d. Colesterolo Cattivo) costituiscono il “I° movens” nello sviluppo della placca aterosclerotica in quanto si depositano nelle arterie e avviano una reazione infiammatoria che conduce allo sviluppo di placche o “ateromi” il cui nucleo è ricco di colesterolo, mentre le HDL ( c.d. Colesterolo Buono) hanno la funzione di facilitare l’eliminazione del Colesterolo dal sangue. Ne consegue che è importante avere bassi valori di LDL Colesterolo e alti livelli di HDL Colesterolo.
E’ ormai consolidato il rapporto lineare tra aumento della Colesterolemia totale e aumento del rischio cardio e cerebrovascolare e Tirschwell nel 2004 ( Neurology 2004, 63, 1868) ci ricordava che ogni aumento di 50 mg di Colesterolo Totale incrementa il rischio di Stroke ischemico del 22 % ( p< 0.0001) . Recentemente in una metanalisi di 23 studi pubblicata nel 2019 da J. Shin ( E.J. P. Cardiology 2019) veniva sottolineato che ogni riduzione di 1 mmol /l di LDL –Col è associata ad una riduzione del 23.5% del rischio di Stroke.